I centri di cattura sono in fase di lavorazione e verranno presto attivati nei comuni che fanno parte del Parco. In aggiunta, ci potrebbero essere degli accordi per mettere in vendita la carne cacciata, ovviamente dopo controlli molto severi da parte della ASL per garantire la massima sicurezza. Il Parco del Cilento ha già provveduto a pubblicare il decreto per istituire l’albo dei cacciatori che sono abilitati a questa caccia di selezione, oltre a quello che ricomprende operatori e coadiutori faunistici.
Le lezioni finiranno con un importante esame e in questa maniera ci saranno cinque profili specializzati: si sta parlando del cacciatore di ungulati con metodi selettivi, del coadiutore al controllo del cinghiale, del coadiutore faunistico per il controllo e il monitoraggio dei selvatici, del conduttore di cane limiere e del conduttore di cani da traccia.