Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini ha comunicato che nell’ambito delle attività di monitoraggio e gestione della fauna selvatica alcuni soggetti possono essere sottoposti a trattamenti farmacologici. Il riferimento deve andare soprattutto agli ungulati, dunque cinghiali, caprioli e cervi, tutti catturati nel territorio in questione per motivi di ricerca. In caso di trattamenti simili, dunque, i soggetti vengono marcati in maniera adeguata con dei contrassegni “marche auricolari”, i quali li rendono immediatamente riconoscibili.
Nelle stesse marche è presente una dicitura, vale a dire “Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini-Soggetto trattato con farmaci”. Nei contrassegni è presente, tra l’altro, anche il numero di telefono da contattare nel caso si abbia a che fare con questi selvatici. L’invito rivolto ai cacciatori è di rivolgersi ai referenti dell’ente in caso di rinvenimento di animali marcati o dotati di radiocollare.
In questo modo si potrà procedere con il sopralluogo per il recupero dei dispositivi di localizzazione, riconoscimento e raccolta delle informazioni necessarie. In aggiunta, per evitare che ci sia il consumo di carni con residui di trattamenti sanitari, contattare i referenti del parco dopo l’abbattimento servirà a capire se le carni sono idonee o meno al consumo. Dipenderà tuttoo da quanto stabilito dal veterinario responsabile del trattamento.