Un “nuovo” piano di abbattimento dei cinghiali nella zona dei Colli al fine di salvaguardare i raccolti e la sicurezza dei cittadini. Attivato pure un numero di cellulare, 3423451810 (gestito dall’ente Parco Colli), al quale gli imprenditori agricoli possono segnalare eventuali colonie di cinghiali nella stessa area del Parco. La modifica del regolamento per il controllo della “Sus scrofa” e della “Dama dama” (questi i nomi scientifici dei cinghiali e dei daini) – alla cui redazione ha partecipato Coldiretti Padova insieme alle altre organizzazioni – è stata approvata all’assemblea del Parco Colli Euganei che si è tenuta nei giorni scorsi.
Fra i punti principali, maggiori uscite notturne da parte dei 120 selecontrollori, certificati, in condizioni di totale sicurezza. Solitamente si posizionano sulle altane, 313 quelle collocate nei boschi, per avere una visuale più ampia. Durante i primi cinque mesi del 2020 sono stati abbattuti, complessivamente, 320 esemplari (185 a maggio). Poco più della metà dei cinghiali rimossi nello stesso periodo del 2019 (587). Numeri ridotti a motivo del lockdown, durato sessanta giorni. Ora che le attività sono riprese, l’obiettivo, come sottolinea Coldiretti, “è recuperare il tempo perduto, avviando operazioni di contenimento ad hoc di almeno 2.000 esemplari entro la fine dell’anno in corso. Ce lo chiedono gli agricoltori, i cui raccolti vengono devastati dal loro passaggio: si dicono esasperati e arrabbiati al tempo stesso.
I danni registrati sono incalcolabili”. Attualmente sono oltre 10.000, complessivamente, gli ungulati presenti nell’area dei Colli. “L’intero mondo agricolo, che spesso vede vanificato il lavoro e il sacrificio di mesi grazie alle incursioni della fauna selvatica, domanda a gran voce di salvaguardare – commenta Diego Bonato, componente del Consiglio direttivo dell’Ente Parco Colli euganei –le coltivazioni e come ente Parco ci siamo da subito mossi in questa direzione. In primo luogo abbiamo raggiunto un’intesa con i selecontrollori: assieme a loro stiamo facendo sinergia proprio per risolvere il problema nel minor tempo e nel migliore modo possibile”. Bonato, inoltre, invita gli agricoltori a fare loro stessi da sentinelle per indicare dove sono presenti mandrie di cinghiali potenzialmente pericolose, per poi poter intervenire in maniera mirata e puntuale.
A breve, infine, verrà diramato un ulteriore bando per 15 selecontrollori; questi ultimi, fra gli altri requisiti, saranno tenuti a superare delle prove di tiro al poligono di Este. “Finalmente una svolta dopo mesi di attesa, mentre i nostri agricoltori hanno continuato a contare i danni, sia sui Colli Euganei come in pianura – dichiara Massimo Bressan, presidente di Coldiretti Padova – con grave rischio anche per la sicurezza stradale e l’incolumità delle persone. L’obiettivo principale deve essere la riduzione della popolazione dei cinghiali su tutto il territorio e per raggiungerlo è necessaria un’azione costante nel tempo e coordinata. Con l’arrivo dell’estate i cinghiali si muoveranno ancora di più, alla ricerca d’acqua e di cibo, e ovviamente prenderanno di mira le coltivazioni, dall’uva alla frutta, fino agli ulivi. Da non dimenticare e trascurare poi l’impatto degli altri animali selvatici presenti sul nostro territorio”.