Al via le catture di conigli e minilepri per ridimensionare la popolazione nel Parco Alto Milanese che insiste sui territorio di Busto Arsizio, Castellanza e Legnano. I cacciatori staneranno i lagomorfi tramite i furetti, li cattureranno e li porteranno in aree esterne al PAM, dalle quali si irradieranno nei luoghi dove è possibile cacciare durante la stagione venatoria. Contrari gli animalisti (ma senza soluzioni…) «il PAM a parole dichiara di voler dialogare con le associazioni animaliste, in realtà è già stato tutto deciso da tempo.
Se il PAM avesse davvero voluto ascoltarci ci avrebbe convocati almeno a settembre, non una settimana prima dell’inizio delle catture». Il consulente faunistico del PAM, Carlo Lombardi, è giunto alla conclusione immediata che non ci sono alternative al prelievo dei lagomorfi, affermando semplicemente che tali metodi (recinzioni in particolare) non siano applicabili.
Nemmeno la proposta di riduzione del danno, ossia la indicazione di aree di rilascio da parte delle associazioni animaliste e non da parte dei cacciatori è stata accolta: «Lombardi ha indicato come auspicabili proprio le aree cacciabili in modo tale che venga “controllata” la popolazione di conigli e minilepri». Il Parco Alto Milanese continua nella buona opera e riorganizzazione del controllo delle specie che vi si trovano all’interno con la collaborazione del PAM, dei Comuni di Busto Arsizio, Castellanza e Legnano, della Provincia di Varese e della Città Metropolitana di Milano e della Regione Lombardia» (fonte: Italcaccia).