Abbiamo avuto a disposizione per diverso tempo una delle prime termocamere della Leupold che la Paganini di Torino sta distribuendo regolarmente sul mercato. L’elegante confezione riporta già al suo esterno le sei diverse visuali ottenibili e balza agli occhi il marchio con la dicitura Designed * Machined * Assembled in the USA, fatto rassicurante senza con questo voler disdegnare il lavoro in altre zone dove la mano d’opera è decisamente a buon mercato.
Estraiamo l’apparecchio dalla sua sede ed è immediatamente riconoscibile l’anello dorato con il marchio aziendale posto sull’obiettivo dove è inserito il sensore; il corpo lungo poco meno di 14 cm è rastremato, pare quasi un minuscolo cannocchiale da battuta, ma così non è. La parte dove la sezione si ingrossa riporta una corrugatura per facilitare lo svitamento e la sostituzione delle batterie; dietro sono posti su parte della circonferenza tre pulsanti con una copertura gommata protettiva e antiscivolo.
Le funzioni vedono accensione/spegnimento, variazione degli ingrandimenti dell’immagine e mutamento del colore dello sfondo: ecco infine la lente oculare su cui si posa lo sguardo dell’osservatore e dove si stagliano con tinte e sfondi diversi, secondo quanto prima accennato: le definizioni delle tinte sono così elencate: red – white hot – black highlight – green – black hot – white highlight definibili come rosso, con tonalità più chiara del soggetto, bianco evidente del soggetto su sfondo nero, ancora sfondo nero e soggetto giallo dorato, verde sempre con soggetto più chiaro dello sfondo, soggetto nero su sfondo grigio perla, soggetto giallo dorato su sfondo grigio perla.
Possibilità di ingrandimento fino a 6x, comodo fuoco fisso, rilevamento fino a 600 iarde con campo visivo di 21° in orizzontale. Meno di 3 secondi per l’avvio dell’apparecchio e alimentazione delle batterie per 10 ore di uso continuo. Sono previsti 5 anni di garanzia sulla componente elettronica. E’ intuibile l’uso per i cacciatori che possono rilevare l’immagine termica emessa dal selvatico caduto in una zona con poca visibilità facilitandone così il recupero, come è molto pratico l’impiego per la sicurezza, ad esempio rilevare la presenza di persone al buio presso una casa o, nella casa stessa con il vantaggio di non dover accendere le luci.
Due soli esempi, ma a nostro parere già ampiamente sufficienti per l’acquisto di questo ritrovato: aspetto, stile e funzioni tutto in linea con quanto ben si conosce sul marchio della grande L posta in un reticolo.