Le sezioni provinciali di Pistoia della Federcaccia e Libera Caccia hanno commentato il recente blitz del WWF nei campi antibracconaggio del Padule di Fucecchio. Secondo le due associazioni venatorie c’è stata fin troppa risonanza per un intervento che ha portato alla contestazione di reati “minori”. I controlli sono stati numerosi e le sanzioni amministrative si sono fermate a 22 in tre mesi di caccia.
Le infrazioni, poi, hanno riguardato la mancata osservanza della distanze tra i vari appostamenti (pochi metri nella maggior parte dei casi) e lievi ritardi relativi all’orario di caccia. I due presidenti provinciali hanno ricordato come chi abbia sbagliato debba pagare, ma non sembra logico far intervenire tutte queste persone per una multa per divieto di sosta. ANLC e FIDC conoscono bene l’importanza naturalistica e della biodiversià del Padule, visto che i cacciatori frequentano le zone tutto l’anno, ma il bracconaggio è qualcosa di completamente diverso.
Il Padule di Fucecchio è ancora una meraviglia grazie al lavoro sconosciuto e a costo zero del mondo venatorio, impegnato da sempre a difendere le caratteristiche della zona. La presenza dei cacciatori, poi, ha garantito la prevenzione di moltissimi illeciti, ogni giorno e “senza grancasse” come nel caso dell’associazione ambientalista. Comunque è stato ribadito l’invito a un confronto, come già avvenuto durante l’apertura del campo antibracconaggio.