La Konus è una realtà ben più ampia di quanto già possa immaginare l’appassionato di caccia e tiro e dispone nella sua offerta di apparecchiature tecniche ad ampio raggio per differenti campi scientifici: questo per avvalorare, se mai ce ne fosse bisogno, come l’azienda abbia un campo di ricerca e di realizzazione molto vasto a garanzia dell’elevata qualità di tutti i suoi prodotti la cui distribuzione, qui da noi, è curata dalla Konus Italia.
Abbiamo in prova su una nuovissima carabina Sabatti Saphire un cannocchiale di questa marca e precisamente il modello Konus Pro LZ 30 con valori 3-12×56: il suffisso Pro indica in buona sostanza un apparecchio con qualità superiori alla media del prodotto aziendale, quindi dotato di migliorie e particolari che ne amplificano e ne facilitano il campo di impiego.
Konus Pro LZ 30 3-12×56 – Prova a caccia
La seconda sigla che appare nella denominazione, la LZ, sta a indicare un avanzato sistema di doppio azzeramento della torretta che fornisce maggior accuratezza nel puntamento. La tecnica costruttiva si basa su di un tubo monopezzo da 30 mm con torrette integrali, da cui si ottiene un incremento del campo visivo pari al 20% rispetto a quello tradizionale, e di un impianto ottico dotato del trattamento fully multicoated da cui deriva un’alta trasmissione di luce unita a una resa ottimale anche in condizioni sfavorevoli come una giornata di pioggia o con velature di nebbia.
Konus Pro LZ 30 3-12×56 – Le caratteristiche
Una delle caratteristiche di queste ottiche è il reticolo inciso sulla lente per cui si escludono a priori rotture per urti o rinculo di calibri potenti: la posizione sul secondo piano focale garantisce l’immutabilità della visione prospettica del reticolo con il variare degli ingrandimenti: la copertura quindi del bersaglio non varia e permette tiri accurati anche in poligono quando si cerca di restringere le rosate. Le torrette a scatto consentono di impostare lo zero dopo la taratura, riportano valori distanziometrici di riferimento e nella terza torretta posta a sinistra si trova la sede della batteria per la doppia illuminazione graduale del reticolo: questo è composto da quattro barrette esterne che sottendono quattro fili centrali cross hair con al centro una crocetta appena più marcata, ma sempre molto sottile, utile per affinare la punteria grazie anche all’illuminazione. Il disegno consente quindi un ampio campo visivo libero, o quasi, da coperture. Nelle prove sul campo abbiamo avuto una buona sensazione d’insieme apprezzando in particolare il complesso ottico; nella meccanica si mostra ben curata la regolazione della messa a fuoco e degli ingrandimenti, mentre gli scatti delle torrette vengono percepiti con buon tempismo e precisione.
Qualche dato numerico: il peso di 720 g è contenuto così come la lunghezza di 342 mm rispetto alle prestazioni ottiche fornite, l’eye relief è pari a 83,82 mm, la pupilla d’uscita risulta di 18,6 mm a 3x mentre cala fatalmente a 4,6 mm a 12x: non si possono avere l’uovo e la gallina in contemporanea. Gli scatti sottendo ¼ di MOA quindi scostamenti di 7,25 mm a 100 m; la gamma di regolazione sempre a 100 m risulta pari a 1,52 m.
La quotazione indicativa attuale in armeria è di 379,00 €: decisamente vantaggiosa in rapporto alla qualità fornita da questo cannocchiale da mira che si propone per un ampio ventaglio di impieghi venatori e di divertimento in poligono.