L’onorevole Barbara Mazzali, consigliere regionale della Lombardia (Fratelli d’Italia), ha reso pubblica una novità importante che interesserà di sicuro gli appassionati di attività venatoria: “E’ proprio il caso di dirlo e di fare un applauso al sindaco di Binago, in provincia di Como, già perché chi amministra ha la responsabilità del suo territorio e dei suoi cittadini e il sindaco Pagani ha messo a tacere la l’arroganza degli animalisti che infrangono la legge. Il sindaco Alberto Pagani ha emanato un’ordinanza contro le ronde animaliste per i cinghiali. Ha disposto che chiunque ostacolerà il prelievo dei cinghiali verrà identificato e denunciato per interruzione di pubblico servizio. “Inviterò i colleghi sindaci a fare altrettanto sui loro territori”, ha detto.
I primi a dover rispettare le regole saranno i militanti di Centopercentoanimalisti, che stavano preparando delle mobilitazioni al Parco Pineta, per impedire quella che definiscono una oscena e costante strage di cinghiali. Il sindaco ha detto: ‘Vorrei vedere questi animalisti se, a fine mese, metà dello stipendio dovesse andare a compensare i danni provocati dai cinghiali nelle campagne e subiti da persone rimaste ferite o uccise in incidenti con ungulati coinvolti. Predisporremo telecamere e organizzeremo anche un servizio di volontariato”.
Non si può che applaudire! Al primo che disturba l’attività venatoria arrivi quindi una denuncia e una multa, come dice l’art. 52 della Legge Regionale 26/93: “Si applica la sanzione amministrativa da euro 206,58 a euro 619,75 per chi volontariamente procura disturbo all’esercizio venatorio anche avvalendosi di strumenti atti all’allontanamento della selvaggina; se l’attività di disturbo è commessa da agenti della vigilanza volontaria la sanzione è raddoppiata“.