La Polizia Provinciale di Macerata ha condotto una vasta operazione anti-bracconaggio in collaborazione con le guardie venatorie della Federazione Italiana della Caccia, Italcaccia e Arci Caccia. Sono stati diversi i servizi notturni delle ultime settimane e guardie e poliziotti hanno monitorato gran parte del territorio provinciale per individuare eventuali richiami acustici. Si ratta di strumenti a funzionamento meccanico oppure elettromagnetico, dunque vietati dalla legge attualmente in vigore.
I bracconieri li avevano posizionati per richiamare le quaglie che stanno migrando in questo periodo per giungere ai loro luoghi di svernamento. I richiami individuati sono stati una decina: la Polizia Provinciale li ha immediatamente sequestrati. Federcaccia Macerata ha condannato senza mezzi termini ogni forma di bracconaggio, vero e proprio fango per l’immagine del cacciatore che rispetta le regole.
I richiami usati per concentrare le quaglie in un solo punto sono usati soltanto dai bracconieri, visto che i veri cacciatori si affidano al cane e al richiamo per quagliere, parte della tradizione venatoria marchigiana. Nei prossimi giorni ci saranno altri controlli nel Maceratese: chi ha intenzione di segnalare altri atti di bracconaggio può contattare il numero verde della Polizia Provinciale (800216659) oppure il numero delle guardie venatorie (3395981898).