Il piano di controllo degli storni della Regione Emilia Romagna è operativo al 100%. La proposta era arrivata dall’Assessorato alla Caccia e rispetta in pieno i dettami dell’ISPRA: l’obiettivo, come è facilmente intuibile, è quello di proteggere i frutteti e altre culture sensibili da questi volatili. In poche parole gli agricoltori hanno la possibilità di contattare la Polizia Provinciale e chiedere l’attivazione del piano.
Gli stessi proprietari terrieri possono controllare gli storni in caso di possesso della licenza di caccia. Un piano simile potrebbe riguardare i corvidi, anche se la Regione sta attendendo il parere dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale: in questo caso l’approvazione potrebbe arrivare fra una settimana. L’abbattimento verrà effettuato seguendo lo stesso schema delineato per gli storni. Per questi ultimi il controllo è valido in tutto il territorio emiliano-romagnolo, fatta eccezione per i parchi e le riserve.
Il numero complessivo di capi da abbattere ammonta a 25mila, prendendo spunto da quanto avvenuto in Emilia Romagna nel periodo compreso tra il 2009 e il 2016. Un apposito sistema conteggerà il controllo complessivo, con l’interruzione disposta dopo aver raggiunto il limite. I richiami sono vietati e bisognerà rispettare una distanza di non oltre 100 metri per quel che riguarda le colture.