Gente come voi non merita risposte ma solo denunce e querele alle autorità competenti, nonché l’eventuale costituzione di parte civile non appena il magistrato competente riterrà opportuno aprire un fascicolo nei vostri confronti. La Costituzione sicuramente tutela il diritto di opinione, così come l’espressione del pensiero. Ma non tutela la diffamazione che in questo caso ha l’aggravante di essere effettuata su un social network quindi è da considerarsi riconducibile alla diffamazione mezzo stampa. Libertà di opinione sì, libertà di offendere e diffamare no”.
Un canale su cui indagare L’eurodeputato monfalconese Anna Maria Cisint (Lega) ha posto l'accento su una questione finora poco dibattuta: "Da tempo ci giungono notizie in merito all’esistenza di un canale di comunicazione privilegiato tra la Direzione Generale Ambiente della...
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