“Ci risiamo, come ogni anno, il primo marzo, assistiamo alla “roulette russa” per un posto negli ATC lombardi, uno spettacolo non degno di una regione come la nostra che dovrebbe contraddistinguersi per innovazione ed efficienza!! Migliaia di cacciatori che allo scoccare della mezzanotte sono costretti a provare il brivido di un click sul computer sperando cha la loro domanda si inserisca tra le poche fortunate che nel gir di qualche secondo …e sottolineo secondo e non minuti o ore, decide chi è dentro o che è fuori !!!
Perché in questi pochi secondi arrivano centinaia e centinaia di domande distinte da un soffio e quel soffio decide la sorte; questo accede a chi dispone di un PC di una PEC propria o di una amico che si presta, ma chi non è cosi fortunato ha solo una possibilità, recarsi il giorno dopo a depositare la proprio domanda su carta allo sportello dell’ATC, con la sicurezza di essere matematicamente escluso, visto che nella notta centinaia di cacciatori hanno già inviato la loro domanda in modalità digitale. Uno spettacolo indecoroso!!
E così mentre la caccia rischia di morire a colpi di ricorsi, di viaria di peste suina assistiamo a questo spettacolo indecoroso!! Questo poteva essere evitato quando nell’autunno scorso avevamo approvato in commissione un mio emendamento che avrebbe consentito una maggiore mobilità dei cacciatori. Emendamento che all’ultimo momento è stato ritirato. Lo sostengo perché la modifica andava a chiarire definitivamente il principio dell’ospitalità venatoria, da sempre un’ “area grigia” che di fatto veniva lasciata alla discrezionalità degli ATC/CAC, senza regole e quindi poco o nulla applicata. Insomma una modifica oltre che necessaria che andava una volta tanto, verso i cacciatori, che come sappiamo hanno vissuto proprio in questi anni e in particolare negli ultimi mesi moltissime penalizzazioni ! Troppe! La revisione si rendeva necessaria e per questo l’Assessore Rolfi ha condiviso la mia proposta tanto che in sede di discussione in commissione VIII ha espresso una positiva valutazione oltre che a richiedere di includere i CAC, che nel mio emendamento non erano stati inclusi!
La modifica dell’art. 33 comma 13 della LR 26 che avevo proposto, dava la possibilità per i cacciatori lombardi e per quelli fuori regione di essere ospitati sul territorio lombardo da un proprio conoscente socio di ATC o CAC per un massimo di 10 giornate a stagione; quindi più libertà e opportunità per tutti i cacciatori di fruire di un territorio più ampio del proprio ATC/CA dando impulso all’attività venatoria in Regione, in un momento come questo in cui ci sentiamo in sofferenza. Con questo modifica il socio cacciatore lombardo poteva richiedere gratuitamente l’autorizzazione all’ATC/CA senza ulteriori dubbi interpretativi o discrezionalità espressa dagli stessi ATC/CA.
Si introduceva il pagamento di una quota di 50 euro al giorno da versare al rispettivo ATC/CA per i soli ospiti residenti in altra regione, che giustamente contribuiranno al prezioso lavoro di gestione faunistica svolta dagli ATC/CA. Insomma una modifica che una volta tanto ampliava il nostro ventaglio di possibilità di caccia, promuove gli scambi tra cacciatori in periodo difficile in cui dovremmo restare uniti! Ora l’assessore e i consiglieri regionali della Lega che hanno fatto marcia indietro dovranno rendersi conto ancora una volta, rispondendo ai cacciatori lombardi che è stata una scelta sbagliata è dettata solo da piccoli interessi di bottega senza una visione unitaria che garantisce uguali diritti a tutti i cacciatori Lombardi”. Lo dichiara Barbara Mazzali, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.