Sono inoltre approvati dei piani di contenimento per alcune specie di fauna selvatica che, pur non essendo di interesse venatorio alcuno, creano ingenti danni alla nostra agricoltura. L’”esperto” di caccia, oltre a vergare comodamente le sue tesi sulle pagine de Il Foglio, dovrebbe sapere o casomai informarsi, circa quanto l’eccessiva presenza di fauna selvatica crei seri danni all’agricoltura in termini di raccolti distrutti, di cedimenti delle infrastrutture e di perdita di biodiversità, oltre a rappresentare un danno e un rischio per l’incolumità dei cittadini.
Dovrebbe spiegare agli agricoltori che è giusto che i raccolti, frutto di duro lavoro e fonte di sostentamento per le loro famiglie, devono essere destinati a “pastura” per la fauna selvatica. Cominci a spiegare ai cittadini che molti dei danni idrogeologici del nostro Paese sono provocati dall’aumento esponenziale delle nutrie in quanto, grazie anche e soprattutto alla ottusa disinformazione diffusa da persone come lui, siamo nell’impossibilità di adottare efficaci mezzi di contenimento.
La vera IPOCRISIA è non voler riconoscere e valorizzare il contributo sociale ed ambientale garantito dal ruolo attivo dei Cacciatori”.
Sofri chi? Quello di Lotta Continua? Ahahahahahahah..