Oggi alcune iscritte al Coordinamento delle cacciatrici Federcaccia sono state pesantemente offese e fatte oggetto dell’invio di foto oscene. Il motivo è quello di essere, appunto, cacciatrici e di non nascondere o vergognarsi di questa passione. A loro, a tutte le donne e a chiunque venga offeso e denigrato per le proprie idee e modo di vivere va tutta la solidarietà di Federcaccia Nazionale, dal Presidente nazionale Massimo Buconi FIDC a tutta la struttura federale. Troviamo grave che qualcuno si senta in diritto non solo di giudicare, ma ancor più di usare parole e comportamenti indegni di un Paese civile per far valere le proprie posizioni.
Gravissimo che in una società che dichiara di tutelare i diritti di tutti, nessuno prenda sul serio questi sempre più frequenti e sempre più forti attacchi a una categoria di persone che si limita a praticare con attenzione e rispetto una attività lecita e fortemente controllata. Non sono goliardate, non sono espressioni di libero pensiero, non è confronto dialettico.
Sono reati pesanti di cui a livello politico, della magistratura, delle forze di polizia si deve prendere pienamente coscienza. Ci aspetteremmo che dalle forze politiche, dai difensori dei diritti civili, dalle femministe giungesse una parola di sostegno o di condanna nei confronti degli autori di questo vile gesto. Non è sufficiente il benaltrismo, malgrado tutti gli orrori che ci circondano, a giustificare questi comportamenti. È ora di dire basta e di chiedere rispetto. Non come cacciatori: come cittadini, uomini e donne (fonte: Federcaccia).