La difesa degli animali e gli altri impegni non concretizzano mai la sua presenza fisica in aula e i numeri parlano da soli. Anche nella scorsa legislatura ci fu una situazione simile per la Brambilla, nonostante l’autorizzazione a partecipare alle sue attività e missioni animaliste.
Proprio in questi ultimi giorni l’onorevole lombarda è stata chiamata in causa da Pietro Fiocchi, candidato di Fratelli d’Italia che l’ha invitata pubblicamente a un confronto pubblico in vista delle elezioni europee del prossimo 26 maggio per parlare di caccia e cacciatori. Brambilla sale spesso all’onore delle cronache con le sue invettive anti-venatorie con una puntualità sospetta quando si verificano incidenti che non dovrebbero invece essere generalizzati.