Nuovo Piano Faunistico Venatorio. Viterbo – Trapè: “Coinvolgeremo tutti gli interessati per un documento condiviso”.
Con l’approvazione degli indirizzi regionali, Palazzo Gentili è pronta a definire il nuovo piano faunistico-venatorio provinciale, che andrà a sostituire l’attuale, risalente al 1997. Al fine di arrivare a un testo condiviso e compiuto, la Provincia avvierà una serie di incontri con tutti i soggetti a vario titolo interessati alla materia, prima che il documento venga portato in consiglio provinciale per l’approvazione.
“Il lavoro fin qui svolto – spiega l’assessore all’Agricoltura, caccia e pesca, Mario Trapè – è il frutto dell’impegno appassionato dell’assessorato, del dirigente, di associazioni venatorie, del Comitato tecnico-faunistico, degli Ambiti territoriali di caccia, dei consiglieri provinciali, ma anche di singoli cacciatori. Un cammino che premia il confronto e la concertazione con tutti i soggetti interessati, tra i quali le associazioni venatorie e quelle agricole e ambientaliste”. “La Provincia – prosegue l’assessore – ha il compito di predisporre il proprio piano faunistico venatorio articolandolo per comprensori omogenei dal punto di vista faunistico e ambientale, nonché definire l’assetto territoriale di ciascun comprensorio in termini di istituti faunistico-venatori. Dopo l’approvazione delle linee guida da parte della Regione, abbiamo ancora l’occasione per chiedere a tutti i soggetti interessati di contribuire alla definitiva stesura del piano, aprire un confronto operativo già dal prossimo autunno per giungere così all’elaborazione in tempi brevi e affrontare il dibattito e l’approvazione del consiglio provinciale”. “Il nuovo piano – continua Trapè – sarà lo strumento di programmazione delle risorse faunistiche, definendo le azioni da intraprendere al fine di garantire una corretta gestione della fauna selvatica mediante la riqualificazione ambientale. Questo assume particolare rilievo, in quanto la Tuscia è un territorio particolarmente pregiato sotto il profilo naturale, della biodiversità e dell’integrità del paesaggio. Anche dal punto di vista scientifico, il piano presenta alcuni spunti che si possono considerare innovativi”.
Fonte: Viterbo Oggi