Tantissimi sospetti
Nuove rivelazioni sull’Onorevole Michela Brambilla hanno portato alla luce un complesso sistema di scatole cinesi tra politica e affari, tutt’altro che etico verso gli animali. Dichiara Gabriella Caramanica, Segretario del partito politico REA commentando l’inchiesta di Report, firmata da Giulia Innocenzi, andata in onda domenica 24 febbraio. Il servizio ha svelato il ruolo della parlamentare nella gestione di società interconnesse, con sospetti di evasione fiscale per oltre un milione di euro.Tanto che la stessa Guardia di Finanza ha avviato indagini su una rete di aziende legate alla Brambilla, con consulenze fittizie intestate a familiari e flussi di denaro per centinaia di migliaia di euro. Tra le fatture sospette figurano anche quelle dell’Associazione LEIDAA, che ricordiamo ha ricevuto sia fondi pubblici che donazioni.
Esposizione del marchio
Emerge un intreccio tra affari privati, politica e strategie commerciali che solleva interrogativi sull’operato della parlamentare- commenta Gabriella Caramanica- La Brambilla non solo ha sfruttato la propria posizione politica per favorire alcune aziende che hanno contraccambiato favorendo l’esposizione del marchio Io Veg nella grande distribuzione ma ha ingannato anche i consumatori in quanto nello stesso capannone del marchio vegano si confeziona salmone proveniente dalla Polonia e gamberetti risalenti al marchio Food for the world che guarda caso è riconducibile alla stessa Brambilla. C’è da chiedersi come mai solo attraverso Report sia venuta alla luce l’ambiguità in cui opera da tempo la Brambilla. Mentre l’indagine prosegue, l’On. Brambilla deve fornire un chiarimento ufficiale e dimettersi dalla presidenza del gruppo interparlamentare per restituire centralità al dibattito sui diritti e la tutela degli animali in Italia.
Vantaggi sleali
Servono interventi normativi urgenti su allevamenti, commercio e vendita di animali, che non possono essere trattati come semplici merci. Brambilla ha strumentalizzato la causa animalista anteponendo interessi personali, tradendo la fiducia dell’opinione pubblica e sfruttando la sua posizione politica per ottenere vantaggi competitivi in modo sleale. L’On. Brambilla ha approfittato degli animali anziché tutelarli attraverso la sua carica di presidente dell’intergruppo parlamentare. È urgente un cambiamento per introdurre leggi concrete anche a livello europeo che garantiscano una reale protezione degli animali. un impegno che l’On. Brambilla non ha dimostrato di sostenere. Conclude il segretario nazionale REA.