La ricattura è stata quindi comunicata a Walter Sassi, collaboratore dell’Osservatorio Ornitologico di Arosio della FEIN (Fondazione Europea Il Nibbio), struttura che ogni settimana fornisce informazioni molto importanti sul passo migratorio. In questo modo si è scoperto che il tordo era stato inanellato proprio ad Arosio il 3 dicembre 2015, dunque quasi due anni fa. Lo stesso capannista era riuscito a ricatturare un tordo bottaccio lo scorso 10 ottobre, ben due ricatture nel giro di poco più di tre settimane.
In quel caso era stato accertato come il turdide avesse fatto una migrazione inversa, tornando verso la località più settentrionale. Questi esempi certificano come i cacciatori siano fondamentali per la scienza ornitologica: l’ANUU ha sottolineato l’attenzione e la collaborazione dell’associato, caratteristiche che riguardano anche molti altri cacciatori in tutta Italia.