In aggiunta, potranno partecipare coloro che sono proprietari di cani iscritti e non iscritti oppure i conduttori di cani di proprietà di cinofili non cacciatori in possesso della tessera amica Federcaccia. Altro requisito obbligatorio è quello dell’iscrizione all’anagrafe canina, senza dimenticare che ogni proprietario avrà la possibilità di partecipare con tre singoli e tre coppie al massimo.
L’accesso alla fase regionale della Coppa Italia verrà assicurato a un iscritto ogni dieci oppure a una frazione superiore a cinque, a patto che sia stata ottenuta la qualifica di “Molto buono”. I primi tre classificati delle due categorie riceveranno dei diplomi e avranno l’iscrizione gratuita alla prova regionale. I giudici dovranno tenere conto delle caratteristiche di lavoro della razza da seguita a cui i cani appartengono: gli elementi principali sono attività, intelligenza e sagacia nella ricerca della passata notturna del cinghiale, la rapidità e metodicità dell’accostamento, l’attitudine dell’abbaio a fermo (il cosiddetto scovo) e la facilità e durata della seguita e spigliatezza nella soluzione dei falli.
Non meno importanti sono il punto di attacco della passata notturna, il comportamento della coppia nel risolvere i falli della passata nella fase di accostamento e della traccia nella fase della seguita. Tra l’altro viene tollerato che un soggetto sia al fianco del compagno oppure si spinga in avanti, a patto che dimostri di non perdere contatto e sia affiatato con lo stesso. Punti di merito saranno assegnati alle doti fisiche, allo stile di razza, al timbro e al tono della voce, oltre all’omogeneità. Infine, non va dimenticato che la cerca dovrà essere maneggevole e dotata di collegamento, mentre nell’accostamento si valuterà soprattutto lo spirito di muta.