La Provincia di Novara, l’Ente Parco della Valle del Ticino e l’Ambito Territoriale di Caccia novarese hanno firmato una convenzione per utilizzare il metodo della girata ai fini dell’abbattimento dei cinghiali anche nelle aree protette di questa area naturale. Il protocollo si è reso necessario a causa degli ungulati che sempre più spesso escono dal parco per trovare cibo e danneggiare i terreni agricoli.
L’emergenza non è una novità degli ultimi mesi, se ne parla già da tempo e ormai i danni ai campi sono stati quantificati economicamente in 80mila euro, soprattutto nella zona compresa tra i comuni di Bellinzago e Varallo Pombia. Sei mesi fa si è parlato con maggiore risalto di questo parco a causa di un cinghiale che ha abbandonato i confini dell’area naturale per sfondare la porta del vecchio palazzo comunale di Turbigo, nel Milanese, ed essere inseguito fino a un bar.
Già nel 2015, poi, gli agricoltori avevano lamentato danni quotidiani per quel che riguarda i terreni coltivati. La convivenza non sarebbe un problema, a patto che i selvatici siano in numero limitato e i danni circoscritti.