La cabina di regia del mondo venatorio ha incontrato nella sede nazionale di Confagricoltura i rappresentanti di Noi per l’Italia, il movimento politico appena nato e guidato dall’ex ministro Raffaele Fitto, e di Idea Popolo e Libertà, partito fondato nel 2015 da alcuni esponenti fuoriusciti dal Nuovo Centrodestra. Le associazioni venatorie e responsabili del partito si sono dati appuntamento a Roma e i punti programmatici presentati al senatore Gaetano Quagliariello e all’onorevole Eugenia Roccella sono stati sottoscritti in pieno.
La caccia sta chiedendo impegni precisi ai candidati alle prossime elezioni politiche del 4 marzo, in particolare il riconoscimento dell’attività venatoria e del ruolo dei cacciatori. Roccella e Quagliariello hanno firmato il manifesto della cabina di regia, un contributo importante che serve a rilanciare un’immagine corretta e non manipolata della caccia. I cacciatori, inoltre, devono essere riconosciuti come parte attiva della società utile alla compagna e all’ambiente.
Le linee sottoscritte sono quattro. Il primo prevede il riconoscimento del cacciatore nell’ambito della tutela del benessere animale. Inoltre, come sancito dall’Unione Europea, il mondo venatorio ha un ruolo attivo nella creazione, conservazione e ripristino di un ambiente vivo ed equilibrato. Stesso discorso vale per la filiera alimentare tracciata delle carni di selvaggina, la giusta valorizzazione di una risorsa naturale di qualità rinnovabile. Infine, l’ultimo punto ha a che fare con il valore economico e occupazionale del settore sportivo-venatorio e gli altri comparti collegati (100mila addetti in tutto e 8 miliardi di euro per quel che riguarda l’effetto economico).