Nel corso della giornata di ieri, mercoledì 30 gennaio 2019, il Tribunale Amministrativo Regionale della Sardegna ha annullato in maniera definitiva il calendario venatorio relativo alla stagione 2018-2019 nella parte in cui prevedeva la caccia alla lepre e alla pernice. I giudici hanno quindi accolto il ricorso della LAC, LAV, WWF, LIPU, ENPA e Gruppo d’Intervento Giuridico. Le motivazioni del primo e del secondo grado sono state confermate.
Secondo quanto si legge nella sentenza, infatti, l’ISPRA ha spiegato come due giornate di caccia non siano sufficienti per una modulazione del prelievo in relazione alle consistenze locali. Per l’Istituto il piano dovrebbe basarsi sulla dinamica della popolazione e sui risultati ottenuti dal monitoraggio. In pratica la Regione Sardegna non avrebbe dimostrato con dati precisi l’esistenza di condizioni ideali per non rispettare le linee dell’ente.
Per il secondo anno consecutivo (nel 2018 la sentenza era arrivata più o meno in questo stesso periodo) il prelievo venatorio della lepre sarda e della pernice sarda deve essere dimenticato, una vera e propria beffa per tutti i cacciatori isolani. Tra l’altro, la Regione dovrà ora pagare 2mila euro come condanna per l’accoglimento del ricorso animalista: si tratta delle spese processuali, oltre ad accessori di legge alla restituzione del contributo unificato.