La Regione Abruzzo ha comunicato ufficialmente che la caccia al colombaccio in tutto il territorio deve considerarsi conclusa al 6 febbraio. Questo vuol dire che ieri è stato l’ultimo giorno per il prelievo venatorio e che non è stata concessa la proroga al 10 febbraio. In particolare, il mancato prolungamento è stato deciso dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), di conseguenza il divieto è appena cominciato.
Non si è ripresentata la stessa situazione dell’anno scorso. In effetti, nel febbraio del 2016 la giunta regionale decise di prorogare la caccia di cui si sta parlando al 10 febbraio (in quel caso la data prevista inizialmente era quella del 2 febbraio).
Sempre un anno fa le province di Pescara, Chieti e Teramo inviarono delle richieste specifiche alla Regione e venne autorizzata la caccia nella forma dell’appostamento fisso o temporaneo senza utilizzare il cane. L’argomento è sempre molto attuale in Abruzzo e una scelta così controversa non tarderà a suscitare le reazioni del mondo venatorio locale.