Iacopo Piantini, presidente della sezione provinciale di Arezzo dell’Enalcaccia, si è rivolto a tutti i cacciatori della provincia toscana con una nota ufficiale. Il ripopolamento delle lepri si è concluso da poco ed è stato messo in atto soltanto in parte con i piani di ripartizione ai vari comuni dell’Aretino: i criteri sono stati definiti “incomprensibili e inequi” da Piantini, tanto da non tenere in considerazione il numero dei cacciatori e nemmeno il territorio cacciabile di una realtà comunale piuttosto che di un’altra.
Il Comitato di Gestione dell’Ambito Territoriale di Caccia di Arezzo ha stabilito un mese fa di non procedere all’acquisto di fagiani per il ripopolamento del periodo primaverile. La delibera è stata giustificata con il fatto che gli allevatori non possono fornire fagiani di ricattura: di conseguenza sono disponibili solamente i fagiani di allevamento e il solo voto contrario è stato quello del rappresentante Enalcaccia, il quale ha proposto di acquistare gli animali di allevamento in assenza di quelli di ricattura.
I cacciatori dovranno accontentarsi del ripopolamento di 1200 pernici che verranno ripartite su tutto il territorio provinciale: il presidente ha definito la gestione del comitato “inadeguata, presuntuosa e approssimativa“.