I capisquadra della caccia al cinghiale nei territori degli ATC Viterbo 1 e Viterbo 2 dovranno seguire un protocollo ben preciso che riguarda la carne degli ungulati dopo la pubblicazione del disciplinare da parte della Regione Lazio. Si tratta delle regole per il controllo della Trichinella in queste carni, un parassita che può colpire anche l’uomo. Anzitutto, il prelievo dei campioni che poi saranno sottoposti alle analisi sanitarie deve essere effettuato da personale esperto e formato.
Inoltre, il materiale dovrà essere tenuto refrigerato a una temperatura di circa 4 gradi: il prelievo si riferisce a lingua, diaframma e tibiale, per un peso totale di 10 grammi. Potranno essere inseriti nello stesso lotto più campioni, fino a un massimo di 20, provenienti dalla stessa giornata di caccia da identificare con data e ora.
Il campione o i campioni, poi, verranno accompagnati dal nominativo della squadra di cinghialai, dall’Ambito Territoriale di Caccia di appartenenza e dalla data di abbattimento del capo. La consegna potrà avvenire a Montefiascone, Tarquinia, Viterbo, Vetralla, Civita Castellana, oppure presso i mattatoi di Orte, Tuscania, Monte Romano e Acquapendente.