Ci si confronta, inoltre, sulle attività di controllo della fauna selvatica, poste in essere insieme ad oltre 1500 coadiutori attivi nel Modenese. Carpi e Medolla hanno già ospitato incontri identici ed è stata registrata la partecipazione di numerosi coadiutori. Le prossime tappe saranno quelle di Modena, Nonantola, Sassuolo e Pavullo. L’obiettivo è quello di porre un freno alla proliferazione delle nutrie e tutelare gli argini.
Lo scorso anno gli esemplari abbattuti sono stati più di 10mila: la convezione coinvolge 21 comuni della pianura, oltre a consorzi di bonifica, associazioni agricole, ATC e AIPO (Agenzia Interregionale per il fiume Po). Sono stati coinvolti circa 500 cacciatori abilitati, i quali devono rispettare i piani indicati dai singoli comuni. Altri piani in cui il mondo venatorio è fondamentale sono quelli per il controllo di cinghiali, storni e corvidi.