La zona a rischio
Quello dei cormorani è un problema di non poco conto per quel che riguarda la provincia di Lecco e in particolare per il Lago di Annone. Volendo essere più precisi, questo specchio d’acqua si trova nella parte settentrionale della Brianza, all’imbocco della valle Magrera ad ovest della città di Lecco. Che cosa sta accadendo nello specifico?
Tutta colpa del guano
A lanciare l’allarme è stato Stefano Simonetti, numero uno della FIPSAS Lecco: i parassiti di questi volatili finiscono per infestare la fauna ittica del lago, coinvolgendo altri specchi del Lecchese. Simonetti è stato molto chiaro in tal senso: “È il guano dei cormorani a trasmettere i parassiti. Il sovraffollamento dei cormorani sui rami e i posatoi lungo i bacini e i corsi d’acqua fa sì che, da lì, piovono escrementi in quantità proporzionale ai volatili”.
Pericoli per il consumo umano
Lo stesso Simonetti ha poi aggiunto: “Il guano finisce in acqua, dove viene inghiottito dalla fauna ittica. I parassiti si sviluppano in forma di vermi nella specie ospite e il consumo umano diviene altamente rischioso. Abbiamo chiaro riscontro ad Annone e Oggiono, ma lo stesso succede a Valmadrera e a Lecco”.