Il totale è composto da diversi numeri. In particolare, quasi mille cinghiali sono stati abbattuti dai selettori del Parco dei Gessi (1974 capi), altri 811 dai singoli cacciatori, senza dimenticare i 710 ungulati prelevati dagli agenti della polizia provinciale. La cifra impressione, anche perchè nel solo 2016 gli abbattimenti erano addirittura inferiori a quota 900. Come ha sottolineato lo stesso ente: “I cinghiali sono diventati una calamità per agricoltori, cittadini e automobilisti. Raschiano la terra coltivata danneggiando i raccolti, spesso spaventano gli ignari passanti, e sono responsabili di molti incidenti stradali che, quando non provocano feriti, distruggono automobili e ciclomotori”.
Da qui l’impegno dell’Ente per arrivare a una soluzione radicale: la riduzione in modo razionale, selettivo e strutturale del numero di capi. Un modo per preservare la biodiversità del nostro territorio dove, non si deve mai dimenticarlo, il cinghiale attualmente presente non fa parte della fauna autoctona, ma arriva a partire dai tardi anni Settanta a seguito di introduzioni dissennate”.