Squadra di cacciatori
“Neanderthal in Maremma” è il titolo dell’incontro pubblico in programma a Valpiana, venerdì 17 gennaio, alle ore 17.30, al Centro sociale Mario Grandi, nel corso del quale saranno restituiti i risultati di un lavoro di archeologia sperimentale, condotto due anni fa, dal team di ricercatori dell’istituto italiano di Preistoria e Protostoria e dall’Università di Trento con la collaborazione della squadra di cacciatori di Valpiana- Capanne, sugli strumenti di caccia neandertaliani, rinvenuti nel sito archeologico di Poggetti Vecchi, vicino a Grosseto, dove durante gli scavi del 2012 e 2013 sono stati trovati resti di 16 elefanti e strumenti neandertaliani di 170.000 anni fa.
Sessione sperimentale
“Grazie alla collaborazione del gruppo di cacciatori della squadra Valpiana-Capanne – spiega Biancamaria Aranguren, archeologa, già funzionaria della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto, Arezzo – il team di ricercatori dell’IIPP Anna Revedin, Silvia Florindi, Daniela Puzio e dell’Università di Trento Stefano Grimaldi e Fabio Santaniello, che studiano il sito di Poggetto Vecchi, hanno potuto condurre una sessione di archeologia sperimentale, per provare ad utilizzare strumenti in pietra e legno, analoghi a quelli costruiti dai Neandertaliani di Poggetti Vecchi, nella macellazione di una carcassa di cinghiale. Il 17 gennaio prossimo gli archeologi racconteranno la loro esperienza e gli importanti risultati ottenuti. Vogliamo quindi ringraziare della possibilità di realizzare questa sperimentazione molto importante per capire l’utilizzo degli strumenti antichi.”
I cacciatori preistorici
L’incontro prevede l’intervento di Irene Marconi, sindaca di Massa Marittima, Roberta Pieraccioli, direttrice della biblioteca e dei Musei di Massa Marittima; Biancamaria Aranguren, archeologa già funzionaria della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto, Arezzo, che nel 2012 e 2013 coordinò insieme alla dottoressa Gabriella Poggesi, lo scavo d’emergenza a Poggetti Vecchi. Interverranno come relatori Stefano Grimaldi e Fabio Santaniello, LaBAAF dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento. “Si tratta di una sperimentazione archeologica molto interessante per conoscere come si comportava il cacciatore preistorico. – commenta Irene Marconi, sindaca di Massa Marittima –I nostri cacciatori si sono resi disponibili alla collaborazione e adesso accogliamo con grande piacere il gruppo di archeologi che restituiranno i risultati del loro lavoro.” “Gli strumenti rinvenuti a Poggetti Vecchi, tra l’altro – ricorda Roberta Pieraccioli, direttrice dei Musei di Massa Marittima – sono esposti dal 24 ottobre al 12 gennaio al Museo Archeologico Nazionale di Firenze e al Museo di Antropologia e Etnologia nell’ambito della mostra ‘170.000 anni fa a Poggetti Vecchi. I Neanderthal e la sfida del clima’, curata da Biancamaria Aranguren, Silvia Florindi, Daniele Federico Maras, Daniela Puzio e Anna Revedin”.