“Dopo una serie di controlli nei confronti di alcuni cacciatori, possessori di animali da richiamo, sono scattate denunce penali ufficialmente per ‘detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura’. Una vicenda che ha lasciato interdette le associazioni di cacciatori e che nasce da un vuoto normativo per il quale però non possono pagare i cittadini a colpi di denunce”. Lo afferma il consigliere regionale della Liguria del gruppo Pd-Articolo Uno Davide Natale dopo la segnalazione da parte di alcune associazioni dell’arrivo di due denunce penali nei confronti di altrettanti cacciatori nello spezzino.
“I provvedimenti – spiega Natale – sono scattati per via delle gabbie di contenimento degli animali da richiamo, che non sarebbero risultate conformi alla normativa predisposta dalla Regione nel 2019. Peccato però che, all’interno del regolamento regionale, erano previste le dimensioni delle gabbie da utilizzare in periodo di caccia ma non in tutto il resto dell’anno. Un vulnus normativo che ha avuto come conseguenza due denunce penali creando preoccupazione per chi svolge l’attività mentre i grandi sostenitori della caccia e gli esponenti leghisti tra cui i fautori del regolamento di cui sopra, sono spariti”.
“Sono convinto – conclude il consigliere – che, al di là di come la si pensi sul singolo argomento, le colpe di una norma mal scritta non possano essere pagate dai cittadini. Chiedo all’assessore regionale e ai vari consiglieri di portare in consiglio la modifica del regolamento, riconoscere le proprie responsabilità politiche e di mettere una pezza alla norma prima che si moltiplichi il numero delle denunce”.