Questa la conclusione a cui è giunto il Consiglio di Stato dopo aver esaminato il ricorso di una Guardia Zoofila grossetana che, senza essere in possesso della qualifica di GGVV aveva elevato verbali in materia di attività venatoria. Alla Guardia Zoofila la Prefettura di Grosseto aveva ritirato il decreto dopo aver contestato l’abuso di titolo della guardia suddetta che pur avendo competenza sui soli animali di affezione, non solo aveva controllato dei praticanti l’attività venatoria, ma addirittura, aveva elevato una quindicina di verbali senza averne il titolo.
Questo pronunciamento del Consiglio di stato mette ordine in alcune sentenze della Cassazione che in merito a situazioni diverse, aveva a volte ammesso la competenza delle guardie zoofile in campo venatorio e altre volte limitato il campo d’azione di suddette guardie ai soli animali di affezione. La sentenza, che trovate allegata sotto in forma integrale, sposa la seconda ipotesi, negando la competenza e quindi la possibilità di controllo delle guardie zoofile sull’attività venatoria.