Gli animalisti dovrebbero essere solidali tra loro: il condizionale non è stato scelto a caso, visto quello che sta succedendo tra il Movimento Animalista di Michela Vittoria Brambilla e il Partito Animalista Europeo. L’ex ministro non ha usato mezzi termini per parlare del gruppo extraparlamentare che esiste ormai da 11 anni, parlando dei suoi responsabili come “diffamatori seriali”. Il riferimento è andato a Stefano Fuccelli, numero uno del PAE, e a Enrico Rizzi.
Secondo Brambilla, infatti, Fuccelli avrebbe chiesto in passato un posto da candidato in Forza Italia, per poi tornare alla carica come vicepresidente del Movimento Animalista. Il PAE ha risposto immediatamente e l’attenzione è stata spostata sul coordinatore del Movimento Animalista, Alessandro Mosso, accusato di non aver usato alcuni fondi per il benessere degli animali come promesso e per questo querelato per truffa aggravata.
La risposta del Partito Animalista Europeo, inoltre, è servita a respingere al mittente l’accusa secondo cui sarebbe proprio questo gruppo politico il responsabile del tracollo del Movimento della Brambilla nei sondaggi elettorali. Secondo le ultime proiezioni mostrate dal Tg La7, il Movimento Animalista sarebbe fermo ad appena l’1% dei voti e il presidente Fuccelli ha invitato l’ex ministro a cercare tra i soggetti che ha scelto le vere cause di questa percentuale.