Incidente di caccia: Dopo cinque giorni di agonia trascorsi al Policlinico Gemelli, è deceduto Luigi Spinucci, 44 anni, maresciallo dell’Esercito residente a Cesano. Lascia la moglie e due figli. Sabato scorso era stato ferito da un amico durante una battuta al cinghiale nei monti Reatini e le sue condizioni erano apparse subito gravi.
Sabato scorso si era infatti recato con un gruppo di amici nei boschi di Montebuono, in provincia di Rieti, per una battuta al cinghiale nel corso della quale, per cause ancora da accertare, era stato colpito da un proiettile sparato da uno dai cacciatori.
Trasportato d’urgenza al pronto soccorso di Civita Castellana era stato poi trasferito in elicottero a al Gemelli in gravissime condizioni e lì ha lottato fra la vita e la morte per i cinque giorni successivi. Ieri il decesso.
La magistratura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Sul caso indagano i Carabinieri di Collevecchio con l’obiettivo di ricostruire la dinamica dell’incidente ed accertare le responsabilità.
Aggiornamento del 12 dicembre: Stando a quanto riporta il Messaggero di sabato 12 dicembre, sarebbero stati iscritti tutti nel registro degli indagati per omicidio colposo i cacciatori che hanno preso parte alla battuta di caccia al cinghiale. Si tratta di un atto dovuto per garantire loro la possibilità di difendersi nel caso di perizie ed esami che verranno eseguiti nell’ambito delle indagini predisposte del pubblico ministero del Tribunale di Rieti.
Nel frattempo i carabinieri continuano ad indagare e ad interrogare i partecipanti alla battuta. A quanto si apprende pare sia stato già predisposto il sequestro dei loro fucili per essere analizzati e messi in relazione con il proiettile che ha colpito il maresciallo. Saranno effettuate delle perizie balistiche per risalire alla traiettoria seguita dal proiettile letale e all’arma da cui è partito. Obiettivo capire cosa sia successo esattamente: una tragica fatalità dovuta al rimbalzo imprevedibile di un proiettile o un errore umano?
(vignaclarablog.it)