Lettera di un Direttore Responsabile incredulo sui numerosi incidenti di caccia che si stanno abbattendo sulla colletività venatoria…
Gentili Lettori di Caccia Passione, a causa dei continui incidenti di Caccia verificatisi nelle ultime giornate venatorie, codesta Testata Giornalistica per un week-end non era visibile su internet e l’utilizzatore del Portale aveva in risposta una pagina bianca sul suo pc, perché QUANDO TUTTO FINISCE, CESSA PER SEMPRE..
Da tempo sensibilizziamo l’Attenzione al maneggio delle Armi, l’uso e l’azione di caccia che deve sempre avvenire in modo responsabile e nel rispetto delle regole base, ordinarie e straordinarie nel maneggio di armi da fuoco.
Oggi, dopo oltre un decennio di lavoro e sforzi nell’informarvi quotidianamente, Noi come i nostri Colleghi, che insieme con dedizione, deontologia e Amore verso la Caccia, portiamo avanti l’Informazione Giornalistica venatoria in Italia, Oggi, ci accorgiamo che tutto questo non è servito a nulla..
A nulla son serviti gli sforzi dei medici nel tentare di salvare una giovane vita appesa a una fievole speranza, a nulla son serviti i consigli dei Capo Caccia nell’impostare le battute di caccia al cinghiale, poiché loro come gli altri partecipanti alla battuta, rimangono coinvolti in mortali incidenti di caccia.
Duro è il destino, che a volte cinico e baro, si porta via una persona non cacciatore, un cacciatore, un collega o peggio ancora un bambino, e ancor più dura è la nostra reazione di Redazione nel sapere che il maggior numero di incidenti di caccia mortali si stanno verificando in Sardegna, terra che mi lega d’origine e che ho nel cuore, ove tengo Cari ed Amici e non posso che osservare in maniera distinta e assente lo spiacevole “primato” in fatti gravi come la cronaca che sta rendendo una passione un mezzo di morte.
Per due giorni abbiamo deciso di oscurarci, contro i nostri interessi, i nostri business e i nostri doveri d’informazione, e ben sanno i nostri lettori che nell’accedere a Caccia Passione, per contro ritrovavano una pagina bianca, e non le oltre due milioni e mezzo di pagine che consultate al mese sulla nostra Testata, perché quando tutto finisce, tutto finisce veramente.
Non voglio credere, che Noi cacciatori, non abbiamo l’accortezza di verificare sempre che un cespuglio che si muove possa essere un selvatico, perché sicuramente non lo è, poichè è sinonimo che cela solo qualcosa al suo interno che non siamo in gradi di vedere con chiarezza ed è FOLLE spararvi all’interno.
Paura di perdere l’attimo?
No!, non può essere vero, non vogliamo crederci, perché perdere l’attimo che tanto si attende, veder sfilare via il selvatico e non andare a fuoco, non è un male, ma un bene, se non vi era certezza di sagoma o che il tiro potesse garantire il prelievo solo del selvatico e in totale sicurezza, perché, “balentia sarda”, tradizioni e adrenalina qui non c’entrano e non si può far sì che l’incoscienza di uno faccia pagare il collettivo.
Ancor più FOLLE, lo spiacevole rituale nella caccia al cinghiale, l’uso dei palettoni, vietati, banditi e pericolosissimi e con effetti devastanti, sia per gittata, rosata, raggio d’azione e che nel certo rimbalzo su terra e rocce, visto che in una cartuccia di piombi ne sono contenuti nove, cambiano immediatamente direzione, rendendosi insidiosi verso poste, battitori, cani ed estranei alla battuta, questo accade in Italia, ma a maggior costume in Sardegna.
Non vogliamo credere Noi che tanto ci siamo battuti, con continue richieste alla Regione Sardegna, per far concedere ai Sardi, l’Uso della Canna Rigata durante le battute al cinghiale, continuino invece a caricare i loro fucili a canna liscia con, primo colpo a palla singola e secondo o terzo a pallettoni. Gravissimo, inacettabile e che i Capo Caccia, dovrebbero, escludere immediatamente dalla battuta il cacciatore/incoscente e senza amore verso la collettività, che viola le Leggi e segnalarlo alle Autorità competenti.
Ma anche il singolo Cacciatore DEVE segnalarlo, perché è FOLLE avere un compagno di battuta tanto irresponsabile e ancor più FOLLE sia non rendere adotto chi ha competenza sanzionatoria.
Questa Redazione, così perché non capisce ma si rende conto che l’incidente di caccia può accadere quando si utilizzano armi da fuoco e quindi erroneamente pensa che “the show must go on” ( lo spettacolo deve andare avanti ), ma si accorge che così non è, perché lo spettacolo della Caccia, dell’Amore verso la Natura, Ambiente, Cinofilia e mondo Outdoor, può andare avanti solo se c’è Responsabilità e Amore verso quello che si fa.
Le armi se non devono essere usate nell’immediatezza, che vengano lasciate, non solo in sicura, ma APERTE in caso di doppiette o sovrapposti e scariche in caso di semiautomatici. (Quantomeno traversate sull’otturatore la prima cartuccia, rendendo impossibile lo sparo). La sicura, blocca solo il grilleto, in caso di caduta, l’arma spara.
Tutte norme che sappiamo Tutti. Ma Tutte norme che pochi osservano.
Fiducioso che almeno queste Parole e fatti nell’aver oscurato la nostra Testata Giornalistica, abbia sensibilizzato i vostri Usi e Comportamenti venatori e che possano far smettere, o quantomeno limitare, l’Incidente di Caccia,
perchè quando tutto finisce, tutto finisce veramente..
Pierfilippo Meloni.