La Legge Obiettivo approvata di recente dal Consiglio Regionale della Toscana sul contenimento degli ungulati è una novità ancora da conoscere e approfondire. È per questo motivo che la sezione di Pisa della Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) ha promosso un incontro per discutere dell’argomento, l’occasione giusta per avere maggiori dettagli e capire cosa succederà nel territorio toscano. Il dibattito avrà luogo martedì 23 febbraio 2016 a Montecatini Val di Cecina, per la precisione in località La Miniera presso la sala Calderai: l’appuntamento è stato fissato per le 10 della mattina. In pratica, si tratta di uno degli incontri che fanno parte dell’iniziativa “Ne parliamo alla CIA”.
Il testo normativo autorizza gli abbattimenti straordinari degli ungulati, dunque cinghiali, daini e caprioli, giunti oltre i 200mila esemplari nei boschi toscani: la legge è stata inevitabilmente contestata dalle associazioni ambientaliste, ma l’obiettivo di ridurre in modo sensibile il numero dei selvatici non poteva più essere rimandato, visto che il loro carico è diventato insostenibile per i danni causati alle coltivazioni agricole e all’equilibrio ambientale. Il numero uno di CIA Toscana, Luca Brunelli, ha voluto ricordare come il governatore Rossi e il Consiglio Regionale si siano impegnati e mostrati determinati nel portare la legge all’approvazione.
Secondo Brunelli, la regione ha ora un mezzo importante per fronteggiare la cronica emergenza degli ungulati con strumenti nuovi di zecca. La soddisfazione della sezione regionale dell’associazione, inoltre, è idealmente accompagnata dalla consapevolezza che la norma, definita “molto positiva”, è soltanto l’inizio del percorso che bisogna intraprendere per riequilibrare il territorio. Brunelli è convinto che per una attuazione corretta, proficua e coerente ci vorrà uno sforzo enorme, soprattutto dal punto di vista della programmazione, dell’organizzazione, delle risorse e delle strutture.
Stefano Berti, direttore della CIA di Pisa, è convinto del fatto che i contenuti della legge vadano illustrati sui territori. Questo vuol dire che gli enti, i coltivatori, i cacciatori, le associazioni ambientaliste e i cittadini dovranno conoscere meglio il testo e gli elementi che hanno portato alla sua nascita, altrimenti si rischiano soltanto disinformazioni e strumentalizzazioni che non servono a nulla.
Tra i relatori dell’incontro figura Marco Failoni, responsabile Sviluppo e territorio per conto di Cia Toscana, una delle persone che ha seguito la nascita della Legge Obiettivo passo dopo passo. Non mancheranno neanche Vito Mazzarone, funzionario della Regione Toscana che si occupa di caccia e fauna selvatica, il sindaco di Montecatini Val di Cecina, Sandro Cerri, e Giovanni Vezzosi, componente dell’Ambito Territoriale di Caccia pisano.