Si sono conclusi in Danimarca i Mondiali per cani da ferma, giunti alla loro trentottesima edizione, e il Campionato del Mondo Sant’Uberto. La manifestazione si è svolta nella penisola dello Jutland, più precisamente tra le città di Aalborg e Dronninglund, con giornate caratterizzate dalla pioggia. L’Italia confidava molto in questo evento e si è presentata con una nutrita schiera di concorrenti: i due campionati hanno riservato cinque medaglie in totale. Nel Sant’Uberto è stata soltanto la categoria “Donne” a conquistare un prestigioso oro a squadre: le due concorrenti hanno totalizzato due abbattimenti con riporto e a completare il podio sono state la Svezia (seconda) e l’Inghilterra (terza).
Il campionato femminile individuale Sant’Uberto è stato invece vinto dalla svizzera Simone Meili. Il Sant’Uberto Uomini, al contrario, non ha riservato soddisfazioni ai nostri colori. Gregorio D’Ambrosio ha concluso la batteria al primo posto, ma poi non è riuscito ad andare a podio. Neanche Fabrizio Muccioli, campione in carica, è stato in grado di sfruttare la propria esperienza e bravura. La classifica a squadre maschili è stata dominata da Croazia, Germania e Norvegia.
Le altre medaglie si riferiscono al Mondiale per cani da ferma. La classifica individuale “Inglesi” ha visto primeggiare la Germania, mentre l’argento è andato all’Italia grazie a Mirko Caramanti col setter inglese Atos. Un altro argento è stato quello della classifica individuale “Continentali” con Mauro Pezzulli e il kurzhaar Zemur. Le ultime due medaglie, sempre d’argento, sono state quelle della classifica a squadre delle due categorie.