Trentesima edizione
Il 30° Mondiale di avancarica a Valeggio sul Mincio (VR) si è chiuso oggi, sabato 31 agosto, con il bronzo di Sergio Magnani. Manca l’oro per l’Italia che però ha ottenuto quello dell’organizzazione e, perché no?, dell’ospitalità. La squadra della Germania vince il medagliere davanti a Svizzera e Francia. Gli echi delle ultime gare del Mondiale sono ormai spenti e il quinto giornodel 30° Mondiale di avancarica presso il poligono Tiro sportivo Valeggio, in provincia di Verona, con i risultati definitividi ieri e le ultime specialità che non appartengono al programma della Muzzle loadersassociations International confederation-MLAIC. Alla fine di una settimana intensa, il presidente della Confederazione nazionale degli archibugieri-CNDA,Gianmario Delvò, tiene a ringraziare “tutto lo staff CNDA che mi ha accompagnato, supportato e sopportato in questa meravigliosa avventura e grazie a Marco Pasini per averci sempre creduto, insieme a me, contro tutto e tutti.Sono estremamente soddisfatto per come è stato gestito l’evento, lo staff è stato fondamentale per vincere la scommessa. L’obiettivo raggiunta dalla CNDA spero che possa rilanciare il movimento archibugiero in Italia. Abbiamo ottenuto anche risultati di rilievo dal punto di vista agonistico nonostante molti tiratori fossero impegnati anche nell’organizzazione”.
Il bottino azzurro
Alle fine l’Italia conquista 4 argenti, 2 bronzi e 2 Urkunde, cioè i diplomi di merito che vengono assegnati ai primi sei di ogni classifica, ad Andrea Vicini sesto in Lamarmora e a Graziano Cattaneo, sesto in Minié O. Ricapitoliamo le medaglie: argento per SergioMagnani in Vetterli O, Marco Pasolini in Kuchenreuter Youth e in Mariette Youthe Paolo De Francesco in Kuchenreuter R; bronzo per Luca Torelli in Colt e ancora Magnani in Pennsylvania O. È questa l’ultima medaglia conquistata dagli azzurri. Nel medagliere, la Germania ha rallentato appena un po’, forse sazia delle 31 medaglie d’oro conquistate (19 individuali),recupera la Svizzera che sale a 12, mentre la Francia ne ha 6, la Spagna 5 e la Slovacchia 4. Per quanto riguarda le specialità non MLAIC, bronzo e record italiano per il giovane Marco Pasolini, con il punteggio di 90 (il precedente era 88). Il giovane tiratore se ne torna in Romagna con tre medaglie, risultato che non ha uguali per là squadra italiana. Vittoria per il tedesco Markus Wörnle con 94 e secondo posto per il ceco Josef Forman a 91. Nella Smith & Wesson a 25 metri, revolver libero di modello antecedente al 1890, cartuccia metallica, Vittoria dello spagnolo Martin Morales Laguna (135) sul connazionale Ricardo Guillén Doz (134) e il finlandese Jukka Päärnila (131), buon quarto il delegato MLAIC italiano Antonio Ferrerio con 128.
Organizzazione decisamente all’altezza
Gerda Lejeune, neo-eletta segretario generale MLAIC, a conclusione del Mondiale, traccia un bilancio lusinghiero. “Il poligono è stato allestito bene, confortevole, con ottimi servizi e pulizia generale, nonostante il gran caldo. L’organizzazione è stata più che all’altezza. Potevano esserci forse più tiratori, almeno un centinaio, ma senz’altrola situazione”. Ultima nota per il successo delle repliche italiane: su 1.273 prestazioni, ben 443 sono state ottenute impiegando armi prodotte dalla Davide Pedersoli (con numerose vittorie) e 67 dall’altro sponsor del Campionato, specializzato nelle armi corte, Uberti. L’appuntamento per l’avancarica internazionale è per l’anno prossimo a Barcelos, in Portogallo, dove sarà disputato il Campionato europeo, mentre nel 2026 il prossimo Mondiale è programmato ad Eisenstadt, in Austria (fonte: UITS).