Enrico Specchio, commissario straordinario dell’Ente Parco Regionale dei Colli Euganei, ha dato il suo ok al decreto che modifica e chiarisce il regolamento per il controllo dei cinghiali in questa zona del Veneto. Il testo è in vigore da quasi sette mesi, per la precisione dallo scorso 8 maggio. L’obiettivo è quello di monitorare la popolazione dei selvatici nell’area protetta: in queste settimane i selecontrollori e i componenti della squadra faunistica incaricata dall’ente stesso hanno messo nero su bianco una serie di osservazioni, tutte volte al miglioramento del documento.
Nel dettaglio, è stata chiesta una deroga riguardo al legno per la costruzione di nuove postazioni fisse, con il selecontrollore che dovrebbe motivare il mancato utilizzo di questo materiale. Inoltre, le osservazioni hanno prodotto come risultato l’uso delle sole armi con canna ad anima rigata e calibri compresi tra i 6,5 e i 7 millimetri, a caricamento singolo manuale o basculanti, senza dimenticare l’equipaggiamento con ottiche di mira.
Altra novità del regolamento è la determinazione di un numero differente di capi che ogni selecontrollore abilitato all’abbattimento può detenere, prendendo spunto dalle quantità assegnate. Le pasturazioni, poi, dovranno servire esclusivsmente a far fermare il selvatico lungo il tragitto per il successivo abbattimento. Rimarranno dunque attive soltanto le poste oggetto di appostamento nel breve periodo. Infine, le stesse pasture dovranno essere caratterizzate da una piccola quantità di mangime.