ACR (Associazione Cultura Rurale) ha portato alla luce una decisione particolare da parte di un’azienda agricola che si trova a Pavullo nel Frignano (Modena): “Post di Dino Mazzini, azienda Casa Capuzzola, I MIEI PRODOTTI NON SONO PER TUTTI. Dopo aver finito nei giorni scorsi di mettere la corrente ad alta tensione sul perimetro della recinzione della fattoria (1.700 metri, per il momento) stamattina ho cambiato lo striscione posto sulla strada pubblica. Mentre facevo il lavoro, un camper che passava si è fermato. Mi ha chiesto se poteva fare un foto. Poi la conversazione è proseguita in questo modo:
“Allora vedo che avete rimesso le pecore”
“Si, presto torneremo ad averne 100”
“Bene, così potremo tornare a comprare la caciotta”
“NO. Quella dovete andare a comprarla al supermercato, fatta in Cina”
“Ah. Allora venderete gli agnelli….”
“SI. Ma li venderemo solo agli extra-comunitari. Gli italiani non se li meritano. Che si mangino i lupi che tutti loro amano”
Il camper è andato via.
Dopo tutte le altre forme di protesta che ho inventato dal 2007 per sollevare l’attenzione su questo problema dei lupi (e che sono visibili nel sito della mia azienda agricola www.casacapuzzola.it ) nei prossimi giorni partirà una mia nuova iniziativa. Sperando che tanti altri produttori si uniscano a me. Chi vorrà acquistare i miei prodotti, dovrà firmare una dichiarazione dove sottoscriva che:
a) non fa parte di una associazione animalista e/o ambientalista
b) è favorevole ad un controllo del numero dei lupi anche mediante il fucile, come ultima soluzione.
c) ritiene che tutti i danni e le opere che servono per proteggersi dai lupi deve pagarle la collettività, e non il pastore.
La sintesi è molto semplice: Se vuoi mangiare genuino devi stare dalla parte dell’allevatore! Altrimenti, se stai dalla parte dei lupi, mangiati porcherie industriali!”.