Un sistema informatizzato attraverso il quale è possibile anche analizzare i trend delle richieste”. Sono stati 1541 i veneti che nella stagione venatoria 2020-21 hanno fruito delle giornate di mobilità venatoria per una media di meno 3 giornate a testa sulle 30 concesse dalla normativa regionale. In tutto infatti sono state 4115 le giornate effettivamente fruite contro le 2955 per 1106 utenti della stagione 2019-20. I dati acquisiti dal sistema di monitoraggio regionale mostrano che l’utilizzo della mobilità venatoria, nel secondo anno dalla sua introduzione, è stata nel complesso limitata: su 39 mila cacciatori veneti l’hanno utilizzata in poco più di 1500.
Le giornate di mobilità venatoria effettivamente fruite sono 4115 contro le 2955 dell’anno 2019-20 con un incremento nell’accesso alla mobilità venatoria da parte dei giovani al di sotto dei 30 anni che sono cresciuti dal 12,2% del 2019-20 al 13,56% di quest’anno una lieve diminuzione per la fascia degli over 70. A utilizzare in misura maggiore il servizio sono stati i vicentini che si sono spostati sia verso altre province sia verso altri ATC (Ambiti Territoriali di Caccia) all’interno della stessa provincia. Verona resta sempre la meta più ambita.