L’edizione 2019 dell’HIT Show di Vicenza è terminata, ma non lo sono alcuni strascichi piuttosto fastidiosi. Oltre all’aggressione ai danni di un cacciatore e suo figlio piccolo a margine della fiera, bisogna fare i conti con l’esposto che alcune associazioni hanno presentato al Garante Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza in merito alla presenza di minori nel corso dell’evento. Lo stesso esposto è stato ricevuto dai Garanti del Veneto e dell’Emilia Romagna.
Gli enti protagonisti di questa presa di posizione sono AGESCI, ANPI, ARCI, Comunità Papa Giovanni XXIII, Avvocato di Strada, Caritas, Libera, MASCI e Movimento dei Focolari. Secondo i firmatari, bisognerebbe superare quella che per loro è un’anomalia, anche se gli organizzatori dell’HIT Show hanno più volte precisato l’assenza di problemi e i controlli serrati e rigidi.
Una delegazione delle associazioni appena descritte ha anche visitato la fiera vicentina nel corso della prima giornata (lo scorso 9 febbraio) e ha lamentato la presenza di “armi di ogni tipo, senza differenziazione fra le tipologie di utilizzo, come se fossero tutte uguali”. Inoltre, i firmatari hanno sottolineato l’eccessività curiosità dei minori che avrebbero trattato le stesse armi alla stregua di giocattoli. In assenza di risposte dagli enti che hanno promosso l’HIT si è quindi deciso di presentare l’esposto.
Personalmente preferisco che mio figlio o nipote;frequenti una fiera sulla caccia e sulle armi,piuttosto che frequentare posti dove girano ed impari a fare uso di certe sostanze non propriamente lecite!!!