Le scelte del passato
“La peste suina noi non l’abbiamo mai sottovalutata”. A dirlo il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, a margine dell’inaugurazione di Cibus a Parma. “Sono stati fatti tanti errori nel passato – ha detto – abbiamo il vettore principale della provocazione della peste suina, il cinghiale, che in Italia ha una presenza superiore di gran lunga alla media di qualsiasi altra nazione europea. Nel tempo si è sottovalutato un fenomeno causato dall’uomo che ha portato a un numero eccessivo di presenza di questi animali e non sono state fatte scelte necessarie in passato per ridurre il fenomeno”. Ieri il consiglio dei ministri ha approvato il decreto Agricoltura che contiene misure per contenere il fenomeno e sostegno economico al comparto.
La biosicurezza delle aziende
Il ministro ha ribadito che “Oggi abbiamo questo problema e il problema legato alle norme troppo generiche sull’export che prevedono di considerare zone a rischio quelle dove c’è la presenza del virus mentre il rischio è, a nostro avviso, legato alla biosicurezza delle aziende che producono e su questo lavoriamo in Europa”.
Maggiore contrasto
“Nel frattempo il commissario e i tre vice commissari sono dotati di poteri ulteriori nel decreto per agire in un sistema orografico italiano che è particolare e che richiedono provvedimenti più incisivi – ha aggiunto – Da ieri anche l’esercito è mobilitato in una campagna di contrasto più ampia e anche la protezione civile potrà intervenire in sostegno alle azioni che il commissario riterrà opportuno prevedere”.