Il post su Facebook
Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha pubblicato un lungo post su Facebook dopo la questione degli emendamenti sulla caccia ritirati al Senato: “Leggo con tristezza alcune critiche al governo da persone che dicono di esercitare l’attività venatoria. Certamente molti saranno in buona fede… Ho anche ascoltato imbarazzanti dichiarazioni di “sventolatori di emendamenti” da campagna elettorale e proposte velleitarie che in tanti anni non hanno mai concretizzato pur avendone la possibilità. Zero risultati all’attivo ma un carniere pieno di slogans. Al contrario noi in 18 mesi abbiamo riattivato il Comitato Faunistico venatorio sciolto da anni. Normato in modo da ottenere pareri ISPRA chiari e in tempi certi. Per la prima volta alla data di oggi il Nuovo Comitato Faunistico Venatorio ha verificato i calendari di tutte le regioni Italiane e le più virtuose, tra loro, lo hanno già approvato in Giunta. Questo per prevenire ricorsi strumentali che ledono il diritto ad esercitare l’Attività Venatoria che la legislazione italiana ed Europea regolano”.
Quanto è stato fatto per i cacciatori
“Abbiamo lavorato per evitare che le direttive europee sulle Aree Umide venissero interpretate in modo esageratamente restrittivo e penalizzante. Abbiamo restituito ai possessori di licenza e abilitazione la considerazione che meritano tutti i cittadini incensurati che rispettano la legge e svolgono una attività consentita contribuendo come bioregolatori alla gestione dell’eco sistema. Abbiamo accettato minacce degli “ambientalisti di professione” e “l’insulto” di avere tra gli “amici” i Cacciatori facendocene vanto senza paura. Abbiamo operato confrontandoci con tutte le associazioni venatorie costantemente. Nel Decreto Agricoltura è stato prolungato di un mese il periodo di caccia al cinghiale finalizzato alla riduzione dei rischi di contagio dal “flagello” della peste suina africana”.
Come starebbero i fatti
“Solo 2 emendamenti inerenti la “caccia” sono stati ritirati dal governo, insieme a molti altri su altri argomenti, perché non coerenti con il Decreto Legge che deve per essere avallato contenere articoli direttamente collegati all’oggetto. Nel merito sui due emendamenti in questione il parere del Masaf resta positivo e con esso l’impegno a proseguire il percorso per approvarne il contenuto. Così come resta l’impegno all’aggiornamento della Legge 157/92, della quale abbiamo già modificato alcuni aspetti e su cui il Comitato faunistico venatorio è stato da me sollecitato a lavorare fin dal suo insediamento. Ai suoi componenti, rappresentativi di tutti i soggetti coinvolti nella gestione di questa attività, ho chiesto di fornire al parlamento proposte per un aggiornamento di una normativa ormai obsoleta rendendola compatibile con la tutela dell’ambiente, della fauna selvatica e della attività venatoria. Una risposta a chi in queste ore ha diffuso rancore e bugie va data. Per ora con queste spiegazioni e a seguire con altri fatti concreti. Al contrario di quello che fanno i chiacchieroni sono abituato a raccontare solo quello che ho già ottenuto piuttosto che commentare, come una vecchia suocera, quello che fanno gli altri o illudere le persone che si fidano di poter fare miracoli”.