Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente, ha risposto all’interrogazione firmata dall’onorevole Stefano Borghesi e altri in merito ai calendari venatori e alla modifica dei dati sui Key Concepts. Come spiegato da Galletti, l’Italia è stata richiamata dalla Commissione Europea nel 2014 con un procedimento EU Pilot per introdurre rapidamente delle azioni correttive a causa del mancato rispetto dei tempi di caccia da parte di alcune regioni. Il riferimento è andato al tordo bottaccio, beccaccia e cesena.
Secondo il ministro, dunque, il Governo ha esercitato i poteri sostitutivi nelle stagioni venatorie 2014-2015 e 2015-2016 per evitare l’apertura di una procedura di infrazione, cambiando i calendari e anticipando al 20 gennaio la data della chiusura della caccia per i tre volatili. L’esecutivo ha temuto una violazione irrimediabile degli obblighi imposti dalla legge comunitaria, in quanto “le specie di uccelli in questione sarebbero state cacciate in un periodo vietato”.
Galletti ha ricordato la sua proposta di accordo per l’adeguamento agli obblighi europei e per evitare l’esercizio dei poteri sostitutivi. Inoltre, la risposta del ministro ha sottolineato l’avvio del confronto da parte del Governo con le regioni italiane per revisionare quanto prima i Key Concepts. L’aggiornamento del documento è ancora una eventualità, prima di qualsiasi modifica si dovrà attendere l’esito dell’istruttoria in corso, la quale dovrebbe durare circa un anno.