Un incontro molto atteso e che poteva rappresentare un primo passo verso una difficile riconciliazione. Il 4 agosto prossimo era in programma un appuntamento che avrebbe visto coinvolti il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, e le associazioni dei cacciatori lombardi. Come sottolineato dall’Associazione Cacciatori Lombardi, l’incontro era stato preparato in ogni dettaglio dall’onorevole Lara Comi, ma è saltato a causa di “sopraggiunti impegni lavorativi” dello stesso ministro.
Non sarebbe stata una giornata come tante, visto che il meeting è fondamentale per predisporre i diversi passaggi che sono necessari per recarsi a Bruxelles dal Commissario per l’Ambiente Karmenu Vella. I cacciatori lombardi hanno espresso grande rammarico per questo cambio di programma così improvviso, in quanto erano pronti a chiedere spiegazioni a Galletti sul comportamento ritenuto quanto meno ambiguo sulla politica venatoria.
L’associazione non vuole pensare male, cioè che gli impegni lavorativi non siano altro che le pressioni esercitate dagli ambientalisti. Il ministro era chiamato a spiegare le sanzioni di infrazione alla cosiddetta “Direttiva Uccelli”, una procedura minacciata dall’UE soltanto nei confronti dell’Italia. La data dell’incontro è stata comunque posticipata a settembre, anche se in pochi credono a un rinvio. Intanto la costituzione dei comitati del NO al referendum costituzionale diventa sempre più realtà.