La scelta del Ministero
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha decretato la cancellazione dall’elenco delle associazioni di protezione ambientale riconosciute ai sensi dell’art.13 della legge 394/1986 l’Associazione Vittime della Caccia, ben nota soprattutto per la diffusione – sempre contrastata in modo particolarmente efficace dalla Federcaccia e da altre AA.VV. – di dati indubbiamente faziosi e basati su calcoli “pro domo sua” relativi a incidenti venatori, atti a creare allarme sociale e suscitare un sentimento di contrarietà all’attività venatoria (fonte: FIDC).
Gli obiettivi dell’associazione
L’Associazione opera ufficialmente dal 2007 a livello nazionale, come dice nel suo sito web ufficiale, per “contrastare il SISTEMA CACCIA in Italia”. Tra i suoi obiettivi se ne possono elencare alcuni:
– di operare concretamente per il supporto alle vittime o ai loro familiari, e per la prevenzione di danni causati dall’attività venatoria;
– di offrire il necessario supporto ai cittadini che intendono difendersi da coloro che esercitano l’attività venatoria in qualsiasi forma e modalità essa venga operata;
– di tutelare la pubblica salute, attraverso la prevenzione dei danni causati dall’attività venatoria. La pubblica salute è intesa nella sua accezione più ampia del termine (ovvero qualità della vita, sicurezza e serenità per il normale svolgimento delle proprie attività quotidiane);
Abolizione della caccia
In aggiunta, questi sono altri scopi da perseguire:
– la tutela del patrimonio faunistico ambientale;
– l’ottenimento o la modifica di norme e regolamentazioni per la tutela dell’ambiente, delle persone e degli animali;
– l’abolizione della caccia, anche attraverso la necessaria gradualità in ambito politico-legislativo;
– interventi atti ad escludere danni ai lavoratori agricoli o ai cercatori micologi soggetti al pericolo derivante dall’uso delle armi in attività venatoria;
– interventi atti a scongiurare i danni al turismo e agli escursionisti dovuti alla caccia;
– la promozione o acquisizione di ricerche o di analisi tecnico-scientifiche;
– il sostegno ai metodi incruenti di contenimento per le specie ritenute strumentalmente “in esubero o nocive”;