Per l’ISPRA, il regime avrebbe come conseguenza un aumento delle specie cacciabili in Italia, aggiungendone due che non possono essere prelevate in Europa, vale a dire il fringuello e la peppola. Per lo storno il discorso è differente, visto che l’Istituto ha in passato accettato la deroga. Un altro chiarimento importante ha riguardato la definizione del termine “piccole quantità”.
Il Ministero ha ricordato come l’ISPRA non ritenga applicabile alla maggior parte dei passeriformi questa definizione, in particolare alle specie migratrici. Infine, il piano di azione nazionale per contrastare gli illeciti contro gli uccelli selvatici è all’esame della Conferenza Stato-Regioni per garantire la lotta al bracconaggio.
Mah nelle altre 10 nazioni UE dove lo storno è cacciabile, cosa penseranno dell’Italia?????