L’ultimo blitz dei manifestanti davanti alla chiesa, con cartelli di protesta, era avvenuto nell’ambito della messa di Natale di due anni fa, ma c’erano state offese anche sui social. Il gip ha respinto la richiesta di archiviazione proposta dal pm, non condividendo l’argomentazione dell’accusa secondo cui la presenza degli indagati sul posto non sarebbe stata qualificata da alcuna condotta concreta e circostanziata.
Il giudice ha sciolto la riserva in favore della richiesta dell’avvocato del parroco, Luca Pastorelli, che si era opposto all’archiviazione, e ha fatto presente come dalle indagini della Postale sia stato possibile risalire agli indagati attraverso nickname. Gli stessi avevano postato contenuti offensivi e minatori e sarebbe stata accertata la loro presenza durante il blitz di Natale. “Se ti troviamo in campagna non sarai protetto dalle mura della tua chiesa” avevano minacciato (Il Resto del Carlino).