Nasce il Distretto Neorurale delle Tre Acque, una fetta di territorio tra Milano e Pavia per lo sviluppo rurale ed il miglioramento ambientale.
Il distretto agricolo neorurale delle tre acque di Milano prende il nome dai suoi confini identificati con tre importanti vie d’acqua dell’area ovest del territorio provinciale milanese: ad ovest il fiume Ticino; a nord il canale Villoresi; a sud/sud?est il naviglio Pavese; a nord/est i confini del Comune di Milano. L’ampiezza del territorio di riferimento del distretto mette in relazione aziende agricole di ambiti differenti che negli anni hanno sviluppato produzioni e servizi spesso diversi, tuttavia riferibili ad un’unica vocazione che è stata definita dai soggetti promotori attraverso la stesura di un documento di intenti, il Manifesto delle aziende agricole neorurali.
Il capofila che ha presentato domanda di accreditamento è l’Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Milano. Il territorio individuato per il distretto è molto ampio e comprende in tutto 69 Comuni, in maggior parte di provincia di Milano e in parte in quella di Pavia. Si tratta di un’area abbastanza omogenea di terreni agricoli, pianeggianti e irrigui, terreni su cui insistono due parchi regionali (Parco del Ticino e il Parco Agricolo Sud Milano) e due PLIS (Parco del Gelso e il Parco del Roccolo).
Le aziende agricole che hanno manifestato l’interesse a costituire il distretto sono in tutto 53 e hanno sede per la maggior parte, 36, in Provincia di Milano (Abbiategrasso, Albairate, Basiglio, Besate, Busto Garolfo, Calvignasco, Casarile, Cassinetta di Lugagnano, Cisliano, Cuggiono, Lacchiarella, Magenta, Milano, Noviglio, Ozzero, Robecchetto con Induno, Robecco sul Naviglio, Rosate, Sedriano, Sesto San Giovanni, Vanzago, Vermezzo, Vernate, Vigevano, Vittuone, Zibido San Giacomo) e le altre 17 in Provincia di Pavia (Cassolnovo, Cortolona, Giussago, Pavia, Rognano e Vellezzo Bellini).
Le aziende proponenti hanno superfici medie molto grandi (circa 98 ha) e la coltivazione prevalente è il riso, poco meno della metà delle aziende sono zootecniche, si trovano allevamenti bovini, i suini ed ittici. Molte le aziende sono già orientate alla multifunzionalità: ci sono 13 agriturismi, 22 hanno punti per la vendita diretta, 29 fanno trasformazione dei prodotti aziendali, 10 organizzano corsi di educazione ambientale.
Sono obiettivi specifici del distretto:
1. consentire e favorire il permanere delle attività agricole nell’area metropolitana
2. favorire nuove opportunità reddituali e occupazionali per le imprese agricole, forestali, imprese di prima trasformazione e turistiche
3. incentivare il miglioramento ambientale e paesaggistico
4. incrementare e in online casinos documentare la sicurezza alimentare della produzione agricola nell’area del distretto
5. migliorare la qualità della fruizione del territorio rurale da parte della popolazione residente nell’area metropolitana
6. favorire la conservazione dei fabbricati rurali ed il loro impiego per usi compatibili con il permanere della funzione agricola e/o sinergici con la fruizione agro?ambientale del territorio
7. promuovere il riconoscimento del ruolo socio?economico che l’agricoltura metropolitana svolge per la collettività, attraverso la valorizzazione del sistema rurale, quale fondamentale presidio territoriale nei confronti del consumo di suolo.
Sono individuate anche delle azioni specifiche per raggiungere gli obiettivi:
– Promozione e coordinamento per l’erogazione di servizi agro?ambientali agli enti pubblici;
– Valorizzazione del patrimonio edilizio rurale;
– Promozione coordinata e valorizzazione dei marchi esistenti;
– Valorizzazione economica di spazi, strutture e servizi agro?ambientali offerti dal distretto;
– Fund raising.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione, l’Assessore Provinciale all’Agricoltura, Luca Agnelli, ha dichiarato: “E’ un nuovo modo di fare impresa. Le aziende agricole che fanno sistema, fanno sinergia tra di loro in maniera diversa, e dialogano con una voce sola con gli altri attori del territorio. Il distretto neorurale è fatto da aziende innovative, dinamiche, multifunzionali, che hanno dimostrato che uscire dagli schemi convenzionali consente di incrementare reddito e posti di lavoro. Il distretto intende mettere a frutto quel capitale fatto di paesaggio, di storia, di cultura, di biodiversità che caratterizza l’ambiente rurale della nostra provincia.”
Numerosi i rappresentanti degli Enti pubblici e privati, interessati al progetto, presenti alla conferenza che, nei loro diversi interventi, hanno sottolineato l’importanza strategica del Distretto Neorurale delle Tre Acque di Milano come forma concreta ed efficace di sostegno e di valorizzazione dell’agricoltura territoriale.
27 novembre 2012
Provincia di Milano
Assessorato Agricoltura, Parchi, Caccia e Pesca
Provincia di Milano