Con anni di ritardo l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ha reso noti i documenti ufficiali in tema di biologia applicata all’attività venatoria. Il posticipo di una decade della migrazione rispetto a quanto previsto e affermato finora era stato anticipato dal Sindacato, il quale ha chiesto all’assessorato regionale di modificare il calendario venatorio, fino a oggi piuttosto “timido” sull’argomento (la modifica è arrivata in modo tempestivo).
La speranza dei cacciatori siciliani è che quando verrà predisposto l’Atlante Europeo delle Migrazioni l’ISPRA riveda la propria posizione anche sulle specie migratorie che sono assoggettate a prelievo venatorio.